Analisi e gestione della crisi aziendale

ANALISI E GESTIONE DELLA CRISI AZIENDALE

La comprensione delle origini e delle caratteristiche della crisi costituiscono attività fondamentali per la tutela del patrimonio aziendale: è solo tramite un’attenta analisi che si può̀ individuare lo strumento più̀ adeguato alla risoluzione della crisi aziendale.

Lo Studio Muzio collabora con un network di professionisti per garantire il miglior supporto in fase di accesso e gestione della crisi da sovraindebitamento per la risoluzione dell’esposizione debitoria.

Le nostre attività di consulenza integrata nella gestione della crisi d’impresa:

  • Consulenza e assistenza continuativa ad aziende che si trovano in una fase di squilibrio economico e finanziario per la definizione di piani stragiudiziali e accordi con il ceto creditorio;
  • Consulenza per l’identificazione delle migliori strategie volte alla risoluzione delle problematiche legate al debito per il corretto ripristino delle attività operative e dell’indipendenza finanziaria. Queste fasi antecedono le procedure concorsuali sulla crisi aziendale;
  • Attività di consulenza a società assoggettate a procedure concorsuali.
  • Assistenza e consulenza nella predisposizione di piani economico-finanziari nell’ambito di piani di risanamento (ex art. 67 L.F.), accordi di ristrutturazione del debito (ex art. 182-bis L.F.), concordato preventivo (ex art. 160 L.F.);
  • Espressione di giudizi professionali indipendenti sulla sostenibilità finanziaria di piani aziendali.

Ruolo e competenza del Professionista

Assistiamo tutti gli imprenditori che si trovano in una situazione di crisi di impresa, dai primi sintomi, quindi dalla sua emersione, fino alle attività che servono per l’accesso ad una delle procedure di risoluzione stragiudiziale o concorsuale.

  • Siamo sempre aggiornati e prestiamo la massima attenzione alle novità̀ contenute nel Codice della Crisi e dell’Insolvenza.
  • Il fenomeno della crisi non riguarda solo la tua azienda, ma rappresenta una fase fisiologica, con delle peculiarità tecniche cha vanno osservate da vicino e che il più delle volte, interessano la comunità finanziaria e commerciale ma soprattutto, si manifesta in qualsiasi momento del ciclo di vita di un’azienda.
  • È assai frequente che, durante l’attività di ciascuna impresa, l’imprenditore trascorra dei periodi di difficoltà, una crisi aziendale oltre a produrre costi economici, può anche far emergere costi ben più dannosi, come i costi psicologici.
  • Affrontare la crisi in modo strategico e decisivo per fare la differenza nella pianificazione dei piani aziendali e nella ricerca di soluzioni personalizzate.

Come prevenire “la crisi”.

L’attività di prevenzione è finalizzata ad evitare o ridurre al minimo il rischio che si verifichi uno stato di crisi.

L’attività di previsione della crisi è molto tecnica e spesso richiede abilità nell’introduzione di strumenti complessi, come il controllo di gestione, gli indicatori delle performance economico-finanziari e patrimoniali oltre ai modelli organizzativi e contabili che la scienza aziendale mette a disposizione.

Quali possono essere le strategie di “rilancio” aziendale

Le strategia di rilancio aziendale possono essere applicate in contesti ben definiti, grazie ad una complessa attività di analisi e ricerca della cause. Tuttavia, il ruolo del Professionista è quello di individuare “in tempi brevi” le strategie più efficaci per il singolo caso, supportando l’impresa nella fase di implementazione di quelle che saranno le soluzioni personalizzate per il ridimensionamento delle aree di business oppure dell’intera struttura societaria.

Inoltre, nei momenti di crisi economica, le opportunità di finanziamento o se vogliamo di leverage finanziaria, possono rappresentare una vera ancora di salvezza, un mix di strumenti che vengono in soccorso dell’imprenditore e che si differenziano dalle ordinarie banche commerciali. Vi sono fonti di finanziamento, che spesso risultano essere molto efficaci, come: finanziamenti agevolati, aiuti o stimoli fiscali, fondi di investimento, sovvenzioni o agevolazioni bancarie, ecc…

Cosa dovresti osservare per salvare la tua azienda dallo stato di crisi. Le 6 principali strategie per uscire da questa emergenza.

Prima – riposizionamento degli aspetti contrattuali in essere

Contratti commerciali, di affitto o locazione, appalti e quant’altro, sono potenzialmente letali per le aziende in stato di crisi. Ti suggerisco di valutare molto bene,  sia la sostanza che la forma dei contratti, anche perché, nella peggiore delle ipotesi senza liquidità immediata, forse, è difficile rispondere a tutti.

Ci sono molti metodi per valutare con coerenza le impossibilità ad adempiere, come per esempio l’ipotesi delle situazioni sopravvenute, per le quali si evita l’inasprimento degli effetti negativi della crisi. E molto altro…

Seconda – la gestione del personale, l’ambiente di lavoro e la disponibilità di cassa che hai

Garantire sempre e comunque, la continuità della Società e delle attività correnti. Mettere al riparo con strategie mirate e selettive, l’organico e tutelare i posti di lavoro. Molte le opportunità da considerare per garantire la tenuta degli attivi e del circolante finanziario in attesa di implementare le strategie per ripartire.

Devi dotarti di strumenti predittivi e se non ce l’hai fallo quanto prima. E’ fondamentale mantenere costantemente sotto controllo i rapporti intercorrenti tra la cassa e la tesoreria, e lo devi fare  dettagliatamente. Capire quanta liquidità hai per garantire continuità all’azienda. Questo, ti aiuterà ad individuare i capitali di terzi necessari a superare lo stato di crisi e ad essere più bancabile.  Laddove, non si ha piena contezza del fabbisogno finanziario, è normale che poi lo andrai ad allocare male e, i problemi, invece di risolverli li aumenti.

Il “Professionista” deve interviene nei momenti di forte criticità, siano essi negativi, come per esempio le fasi di difficoltà e di crisi che richiedono interventi sui tre principali equilibri: economico – finanziario e patrimoniale; oppure positivi:  misure indirizzate alla crescita, sviluppo di nuovi business e di nuovi progetti, per gestire l’accelerazione del cambiamento dell’innovazione necessari per competere.

Terza – la pianificazione delle scorte di magazzino, devi sapere quante ne hai e quante ne mancano

Un master plan integrato con la pianificare delle scorte in specifici ambiti di applicazione (settore merceologico, tipologia di azienda, ecc…) è fondamentale per andare avanti. Senza questo controllo strategico che osserva anche i dati anche in prospettiva, il rischio di trovarti delle eccedenze e che probabilmente resteranno invenduti è molto alto.

Valuta anche i tempi di consegna e i nuovi ordini – il ciclo attivo è da monitorare costantemente.

Quarta – meglio prevenire che curare

In questa fase è arrivato il omento delle previsioni,  necessarie per valutare accuratamente il tuo fabbisogno finanziario nel breve-medio periodo e le modalità per reperire queste liquidità qualora hai necessità.

In sintesi, ti devi dotare degli strumenti che ho menzionato prima, un controllo di gestione efficace e predisporre dei budget previsionali, ovviamente che tengano conto di tutta una serie di variabili e parametri quanti-qualitativi- Questi casi richiedono alternative pronte per essere attuate in modo tempestivo e con precisione chirurgica. Osserva il cambiamento, ti aiuterà per il futuro.

Quinta – l’eventuale riconversione degli impianti o della produzione

Spesso succede che bisogna continuare a produrre per non avvitarsi su se stessi e mantenere la propria posizione competitiva e alimentare le prime due linee del Conto Economico e non solo.  In questi casi, per evitare di dissipare risorse, l’attività produttiva si base su calcoli certi delle vendite e dei prodotti, quelli che risultano il più delle volte appetibili all’utente finale.

Comunque sia, la riorganizzazione produttiva per certe aziende è la base di partenza per garantire la continuità delle attività aziendali. In queste situazioni, ci sono mezzi anche di diritto societario per raggiungere il fine aziendale, come i piani di finanza straordinaria attraverso una rigorosa valutazione che può essere effettuata tramite un Business-plan oppure un Piano Industriale che osservi anche gli investimenti in base ai cambiamenti del mercato. E molto altro…

Sesta – le operazioni straordinarie

Le operazioni straordinarie di gestione sono un tema di grande rilevanza nell’ambito aziendale e finanziario. Cosa intendiamo per operazioni straordinarie, in realtà sono una serie eterogenea di attività che non si realizzano periodicamente, da qui prendono il nome: di “straordinarie” e che perseguono degli scopi, prescindendo dalla gestione ordinaria, come:

  • modificare la struttura o la forma giuridica dell’impresa;
  • trasferire la titolarità dell’azienda o il controllo dell’impresa;
  • ecc…

Inoltre, è necessario procedere con cautela e analizzare con attenzione le possibilità fornite dal legislatore, poiché ognuna di queste implica conseguenze diverse, sia a livello di mercato che in termini di governance. A questo si aggiunge la possibilità di indirizzare queste misure a più soggetti o parti interessate:

  • i proprietari;
  • i dipendenti;
  • i clienti;
  • gli investitori.

Ogni tipo di società è chiamata a rispondere a diverse esigenze, ha una propria forma e delle specifiche regole da seguire.

Le caratteristiche principali delle operazioni straordinarie:

  • cessione di azienda;
  • conferimento di azienda;
  • trasformazione;
  • liquidazione volontaria.
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