Sei un Imprenditore? Ti sei mai chiesto quali potrebbero essere i veri motivi di una crisi di liquidità?
Sono sempre più frequenti i casi in cui le micro e piccole imprese, non riescono a gestire le opportunità di crescita e intercettare le minacce derivanti da una complicata gestione, tra cui uno dei principali rapporti tra le passività correnti e una efficace rendicontazione economico/finanziaria. Ciò inevitabilmente conduce a rilevanti conseguenze in termini di disponibilità economica.
La sana gestione di questi rapporti, può fare la differenza e determinare la sopravvivenza o il fallimento.
Tuttavia, la crisi di liquidità è una conseguenza di una cattiva gestione delle risorse, ma può essere provocata anche da eventi esterni e situazioni non necessariamente controllabili.
Proprio per questo è indispensabile adottare un’adeguata strategia preventiva.
Non scoraggiarti, una crisi di liquidità se ben gestita si risolve.
Qualora fossi interessato ti invito nella prosecuzione della lettura, perché intendo indicarti parte degli strumenti più idonei e opportuni per gestire la crisi di liquidità e cominciare a pensare al capitale operativo a supporto delle spese correnti per la tua impresa.
Ti sei mai chiesto quali sono i primi segnali da tenere d’occhio?
Un consiglio che ti voglio dare, è di assicurarti che ci sia sempre sufficiente capitale operativo, in particolare in questo momento di stallo lavorativo, come nel caso dell’emergenza sanitaria che ha imposto uno stop forzato alle imprese. Quindi, per rafforzare il profilo economico-finanziario di un’azienda, è indispensabile operare una corretta pianificazione dell’attività.
La liquidità si riferisce alla disponibilità immediata di denaro, il cosiddetto “flusso di cassa”, che rappresenta lo stato di salute di un’azienda.
Nel primo caso, si intendono quei fattori sui quali non è possibile esercitare un controllo, come la situazione economico finanziaria generale, l’andamento dei prezzi ecc..
Nel secondo caso, si tratta invece della gestione e del controllo dell’azienda, di errate valutazioni da parte dell’imprenditore (o di chi per lui), alle quali conseguono situazioni più o meno gravi.
Ecco perché ti propongo un piano imprenditoriale corredato di analisi strategica e finanziaria per poter affrontare i processi evolutivi in tutta serenità, come: eventuali passaggi generazionali, creazioni di partnership strategiche fino alla ristrutturazione dei debiti con le banche e/o fornitori
Vediamo allora, in caso di working capital negativo, come sia possibile migliorare la liquidità aziendale e su quali fattori intervenire:
Tempi di riscossione dei crediti
Finanziamento a breve
Finanziamento a lungo
Gestione del magazzino
Posticipazione pagamenti (ove possibile)
Ci tengo a dirti, che quanto descrivo sopra, è solo una minima parte dei fattori scatenanti di una situazioni di crisi – potenziale o conclamata – e la variabile tempo è decisiva: quanto prima si interviene sulle vere cause, migliori sono le probabilità di un esito efficace del lavoro di gestione straordinaria per la tua impresa.
Posso aggiungere, per molteplici esperienze con aziende in stato di crisi, che dall’interno è sempre più difficile accorgersi delle spie e dei sintomi di una crisi.
L’imprenditore non è psicologicamente attrezzato per farlo. Il management spesso fatica anche solo a prendere atto di aspetti problematici dei quali quasi sempre è oggettivamente co-responsabile.
Il rilancio dell’azienda che si trova in questo tipo di impasse, dipende allora da capacità extra-aziendali, in grado di offrire competenze specialistiche, un approccio multidisciplinare e trasversale, tempestività e abilità di gestire temporalmente l’azienda fianco a fianco con l’imprenditore.
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