Politiche di bilancio sbagliate, le 𝗴𝗶𝗮𝗰𝗲𝗻𝘇𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝘁𝘂𝗼 𝗺𝗮𝗴𝗮𝘇𝘇𝗶𝗻𝗼 si accumulano
Fermati un attimo: le *giacenze di magazzino* sono per lo più prodotti che non riesci a vendere nel tuo negozio fisico perché appartengono ad una vecchia collezione, sono fuori stagione e, soprattutto, non soddisfano i gusti dei tuoi clienti.
Ti starai chiedendo cosa fare.
In questa fase di profonda transizione, dovuta al Covid-19 e agli effetti creati dal lockdown, è chiaro che vi sono delle difficoltà nella *corretta gestione del magazzino* e/o fare delle previsioni di vendita che siano attendibili e misurabili. Una vera spina nel fianco per molti imprenditori.
Mettiamola cosi, quanto sopra riportato, non è altro che un *campanello di allarme che se non intercettato ti condurrà ad una crisi aziendale*.
Nel corso degli anni ho maturato una solida esperienza sul campo e dopo aver seguito tantissime imprese, ho potuto osservare innumerevoli casi in cui lo *spreco di risorse* rimaste inutilizzate nei magazzini delle ditte era altissimo. Stiamo parlando di deficit organizzativi, finanziari e strategici che conducono l’azienda in una diseconomia strutturale – gli effetti sono disparati, ma la grandezza più importante è il 𝗰𝗮𝗹𝗼 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗹𝗶𝗾𝘂𝗶𝗱𝗶𝘁𝗮̀ 𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝗱𝗮𝗹𝗲, legato alle risorse che vengono investite senza essere mai recuperate.
Oppure…
COSTI DI STOCCAGGIO E APPROVVIGIONAMENTO
Conservare per un periodo più lungo del necessario uno stock di merce datata, difficile da smaltire… costa! Pensa soltanto all’affitto dei locali, al costo del personale addetto, utenze… senza contare il fatto che se i locali sono occupati, sarà difficile fare posto a merce più nuova e richiesta.
PROBLEMI FINANZIARI
Più a lungo la merce acquistata rimarrà invenduta, più tempo ci metterai a rientrare dei pagamenti fatti ai fornitori per il loro acquisto. Di rado infatti i tuoi fornitori accetteranno di aspettare che tu venda la merce per incassare la loro fattura, giusto?
RISCHIO DI NON RIUSCIRE A VENDERE LA MERCE COME VORRESTI
Potresti non riuscire a vendere la merce che hai in magazzino alle stesse condizioni che avevi pensato quando l’hai ordinata. Quindi con molta probabilità, quel lotto di merce seppur a malincuore lo dovrai svendere più di quanto pensavi, pur di liberartene!
TASSAZIONE
La merce a fine anno rimasta invenduta, anche se pagata, non può essere dedotta come costo (tranne alcune eccezioni riservate alle piccolissime imprese). Una delle soluzione per rimediare a questo problema c’è, ed è in fondo più semplice di quel che si potrebbe pensare.
Si chiama TIME TO MARKET, e consiste nell’accorciare quanto più possibile il lasso di tempo che intercorre tra l’ordine della merce al tuo fornitore e il momento della sua commercializzazione.
Se poi riesci anche ad organizzarti in modo da adeguare il quantitativo ordinato in base a quanto prevedi effettivamente di poter vendere in modo da limitare al minimo le scorte invendute, allora potrai ottenere risultati davvero significativi.
Ci sono aziende come per es… Amazon e Zara che continuano ad essere degli ottimi *business case* per capirne l’importanza di una corretta gestione e rotazione del magazzino.
Ricorda, che tutti i tecnicismi sono difficili da ragionare con il tuo commercialista
Il magazzino è uno degli indicatori più significativi dello stato di salute economica e finanziaria dell’azienda, dal quale possono emergere segnali di crisi ancor prima che si manifestino perdite importanti o ti ritrovi soffocato dai debiti.
E’ sempre opportuno valutare con attenzione alcuni aspetti del ciclo attivo e passivo che coinvolgono clienti/fornitori/banche e le giacenze del magazzino per migliorare le performance della tua azienda, da non sottovalutare:
il probabile deprezzamento e valore di mercato delle giacenze,
un aumento che non motivi realmente l’investimento,
una crescita dei volumi senza una ragione commerciale che giustifichi questa variazione, vuol dire che la tua azienda sta bruciando quattrini.
Tra tutti i casi che ho seguito, i problemi maggiori sono insorti proprio per una mancanza del controllo delle scorte di magazzino, alcuni dei quali a un livello talmente avanzato di crisi finanziaria che l’unica cosa che ho potuto fare è stata accompagnarle verso una dignitosa liquidazione.
L’unica soluzione a questo problema è di prevenire prima che sia troppo tardi
Quello che ti propongo è una consulenza aziendale basata su parametri di valutazione, che ti aiuteranno a prendere in mano la situazione prima che sia troppo tardi.
Una verifica analitica dello stato di salute della tua azienda, per rimuovere in tempi brevi le maggiori criticità e farti capire quali possono essere:
i primi segnali 𝗱𝗶 𝗰𝗿𝗶𝘀𝗶 𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝗱𝗮𝗹𝗲 e come intervenire;
𝗖𝗼𝘀𝗮 𝗿𝗶𝘀𝗰𝗵𝗶 se continui a rinviare i pagamenti verso i tuoi fornitori;
𝗣𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝗹𝗮 𝘁𝘂𝗮 𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝗱𝗮 𝗿𝗶𝘀𝗰𝗵𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝗰𝗵𝗶𝘂𝗱𝗲𝗿𝗲 se non riesci a fronteggiare le spese correnti, come: stipendi e parte dei costi produttivi;
Cosa fare se la banca decide di revocare 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗹𝗶𝗻𝗲𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝗿𝗲𝗱𝗶𝘁𝗼 che inevitabilmente creano tensioni nei rapporti con fornitori/clienti, ecc;
Misurare i rischi operativi e strategici 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘁𝘂𝗮 𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝗱𝗮 attraverso gli Stress Test;
Quantificare il capitale/liquidità di cui si pensa si abbia bisogno, il che significa identificare i “presupposti” alla continuità;
Quantificare la distanza dalla resilienza, il che significa tracciare una distanza tra il capitale/liquidità che si possiede (prima del rischio) e il capitale/liquidità di cui si pensa si abbia bisogno per far fronte a tale rischio.
come ripagare i debiti attraverso l’autofinanziamento;
E tanto altro ancora.
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